Di Bella di corsa verso l’EuropaSi è chiusa all’Isokinetic la riabilitazione durata 68 giorni - Il Resto del Carlino -
C’È UN PROFUMO diverso all’Isokinetic. Gli aromi dei gel usati per i massaggi e quelli di shampoo e bagnoschiuma lasciano spazio a quelli della carne alla griglia. Sembra incredibile, ma è così: c’è un vero e proprio barbecue all’ora di pranzo ideato da Fabio Di Bella, capitano della Virtus. Perché questa festa? Perché 68 giorni dopo, capitan Di Bella può lasciare l’Isokinetic.
C’era entrato l’8 gennaio, dopo l’intervento subito alla schiena il 20 novembre. Ieri, 16 marzo, i medici dell’Isokinetic – in testa Gianni Nanni che ha coordinato il lavoro di riabilitazione – gli hanno dato il via libera. Lunedì Fabio riabbraccerà Renzo Colombini, preparatore bianconero. L’obiettivo è averlo in campo tra fine marzo e inizio aprile, per consentirgli di prender parte alla final four Fiba.
E, NON PRENDETELO come uno scherzo vista la data (il primo aprile), il play potrebbe tornare in campo al PalaMalaguti con il Montepaschi, proprio nel primo giorno di aprile.
Felice capitan Di Bella, seguito come un’ombra da chi, in questi 68 giorni, l’ha curato. C’è Andrea Cattani, fisioterapista, il primo che ha cominciato a lavorare sulla schiena operata, il primo a imporgli esercizi, sudore e, perché no, un pizzico di sofferenza.
«Fabio è stato un lavoratore incredibile – commenta Andrea – il primo ad arrivare, l’ultimo a uscire. Non s’è mai risparmiato». In acqua DiBo è stato preso in custodia da Simone Maretti, mentre Claudio Carlotti è stato l’ultimo, quello che lo ha riportato alla corsa. «E’ pronto per la maratona», scherza Carlotti. Fino alla settimana scorsa, con Di Bella, c’era Giorgio Boscagin, già tornato da sette giorni a Reggio Emilia.
Tanti sorrisi all’Isokinetic: tra i protagonisti della festa c’è Pamela Sampieri, che lavora al centro e che ha marcate simpatie bianconere. Un’arista, due capocolli e un pollo – per complessivi 20 chili di carne – sono sistemati sulle braci. C’è Stefano Della Villa, il signore del centro Isokinetic, ci sono medici (Giovanbattista Sisca, Pierpaolo Zunarelli), fisioterapisti e riabilitatori. Ci sono tifosi virtussini doc come Giancarlo Baccolini che brindano all’amico ritrovato.
E Di Bella? Da buon capitano dà l’esempio nel senso che la società ha scelto in questi giorni la strada del silenzio.
E DiBo non parla, ma brinda con chi, in questi mesi, l’ha accompagnato per coronare un sogno. Tornare a essere un giocatore di basket e giocare la prima final four. Dopodiché, da capitano, vorrebbe i playoff. Ma questo Di Bella non lo direbbe (ufficialmente) nemmeno se non ci fosse questo singolare silenzio stampa.
ALESSANDRO GALLO
17/03/2007 09:21
da
legabasket.it