FOREVERBOYS 1979

PARTITA DI ADDIO ALLA PALLACANESTRO DI "GUS" BINELLI, Kinder 1998 Vs GUS Friends

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view post Posted on 1/7/2010, 12:18
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.... 20 secondi.... è un film....prova Danilovic...da 3 punti... SEGNAAAA !!!! incredibile... c'è anche fallo !!!

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CITAZIONE (Deglie84 @ 1/7/2010, 13:13)
da il domani
Quegli applausi per dirti ancora grazie
di Marco Tarozzi
Che serata, Gus. Proprio vero che le feste migliori sono quelle in cui senti il calore degli amici. E tu non puoi non sentirlo, l'allegro entusiasmo di quelli che ti stanno accanto sul parquet, l'affetto profondo di questo pubblico da grandi occasioni, da addio felice e festante. È una passerella da groppo in gola, e non è semplice nostalgia. Molto di più: sono frammenti di storia, di brillantissima gloria. Sono gli anni migliori che ci ripassano davanti e accendono il canale dei ricordi. Pazienza, se qualcuno ha sforato il peso forma dei giorni dell'agonismo. Il cuore, la passione sono gli stessi. Così la voglia di essere lì, accanto a te, nella notte dell'ultimo infinito applauso. Apre il cuore l'abbraccio tra Ettore e Giordano, maestri che nessuna distanza potrà mai separare. Fa tenerezza il pizzo ingrigito, da filosofo greco, di Cuki. E Sasha che ha ancora quell'espressione da ragazzino sfrontato, quella che appartiene solo ai talenti puri. E Antoine, sempre elegante nelle sue poche precise parole. E Roberto, Renato, Gigi, leggende bianconere, proprio come te. E Chicco lassù, nel maxischermo, con quel sorriso che mai dimenticheremo. Che serata, Gus. Di quelle che inchiodano il tempo. E tu là in mezzo, felice eppure riservato come sempre, quasi imbarazzato per questi applausi, per queste attenzioni. Sono per te, Gus. È la tua gente che ti dice grazie.

:cry: :cry: :cry:
 
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Deglie84
view post Posted on 1/7/2010, 12:23




da il domani
Emozioni al PalaDozza per l'ultima recita sul parquet di un grande della Virtus e del basket
Gus, un addio tra quattromila amici
Da Re Sasha a Messina, da Brunamonti a Villalta: e un palazzo pieno

di Antonio Manco
Tic Tic Tac. L'orologio della nostalgia batte dodici colpi. Non ore, ma anni. Che separano la Virtus di oggi da quella che per la prima volta portò Bologna sul tetto d'Europa. Un evento storico, con dieci protagonisti assoluti ed un condottiero che da oggi ha appeso ufficialmente le scarpe al chiodo, Gus Binelli. Per chi venisse da Marte, c'è una enorme canotta numero 11 a coprire la curva. Ed uno striscione "Una vita per la Virtus", che ricorda l'evento. Ore 21.14, si spengono le luci, i Forever Boys invogliano il pubblico all'applauso con il loro invito ritmato, Andrea Mingardi fa capolino dallo spogliatoio per aprire la serata straordinaria e accanto a sé vuole il "Nicolò Carosio della palla a spicchi", Gigi Terrieri. La sua voce dà il la all'ingresso di Zancanella e Lamonica, i fischietti che fischiarono il contatto più celebre di Basket City. Ed il PalaDozza vive il primo sussulto. Il bis pochi minuti più tardi, quando la passerella è tutta per Alberto Bucci, che entra accompagnato dalle note della Kinder Band, al rientro sulla scena musicale dopo dieci anni di silenzio. È lui l'allenatore dei Gus Friends, che mettono a referto i 211 cm di Ario Costa, «uno che ci ha fatto sempre soffrire» ed Antonello Riva «che invece ci ha fatto sempre morire». I decibel salgono con Serafini e Carera, Bonora e Bonamico, per esplodere quando Mingardi fa qualche passo verso l'angolo, verso la mattonella che ha reso famoso Renato Villalta, oppure scorge con la coda dell'occhio Alfredo Cazzola in prima fila e chiama l'applauso dei 4000 presenti. Rimane un posto vuoto, nelle squadre che si schierano a metà campo: è destinato a quel ragazzo con la faccia pulita che ci ha lasciato troppo presto, ricordato sui maxischermi con un canestro e dai suoi tifosi con il coro "Chicco Ravaglia è il grido di battaglia", oltre che con lo striscione "Uno di noi". Un attimo di silenzio, qualche gamba che trema, prima di scattare in piedi, decisa, per accogliere una delle personalità più indimenticabili della storia della Due Torri: Ettore Messina. Per lui, come per molti, il ricordo più bello di quell'annata ha il colore biondo platino dei capelli dei campioni d'Europa. Che forse ricorderanno anche il cubo dei cambi, tenuto nel dimenticatoio tanti anni, per riapparire questa sera. Altro stacco, leggero, per lasciar scendere il nodo alla gola, e poi il tridente che attacca le coronarie dei presenti: Alessandro Abbio, il Condor Sconochini e Le Roi Rigaudeau. Il palazzo viene giù, perché «è un po' come se fosse la partita di addio della Virtus della nostra generazione», commenta Picchio. Sembra il punto più alto del climax, ma sappiamo che non è così. Lo sanno tutti. Ed allora si attende con trepidazione il prossimo pezzo dell'indimenticabile puzzle, Rascio Nesterovic. Coro. Pausa. Il ricordo di una maglia. «La più giusta mai ritirata», quella di Roberto Brunamonti. E poi un altro numero magico. Il 5. Quello che fa venire la pelle d'oca e chiama un «Sasha Danilovic oh oh oh» che dura un minuto e continua a ritmo di banda. Lui, il padrone di casa, il festeggiato, arriva per ultimo, mezz'ora dopo l'inizio come tutti i grandi. L'affetto si fa pubblico in piedi, si fa emozione, si fa coriandoli. Augusto Binelli entra con la sua canotta numero 11 ed una smorfia che tradisce tutta la sua gratitudine per gli amici arrivati per salutarlo. «Uno di noi, Augusto uno di noi». Cala il sipario, non prima di un doveroso pensiero "a chi ha reso possibile tutto questo", l'Avvocato Gigi Porelli. L'unico, nel mondo del basket. Come il ricordo di quelle notti magiche, lontane 12 anni ed unite nella cornice del PalaDozza. Palla a due. Primo tiro dell'ex in pectore, Villalta guarda. Il ferro ha il volto cattivo. Ma Gus sorride. Grazie di tutto.

da il resto del carlino
Partita fermata sull'ultimo canestro di Gus. E come regalo arriva una canna da pesca
«E' la vittoria più bella che ho ottenuto a Bologna»

Bologna - MANCANO 1'28" alia fine della partita. Augusto Binelli ha appena realizzato il canestro del 64 a 39, rispondendo alle prodezze dei figli: tripla del piccolo Thomas e canestro dall'angolo di Andrea. Si spengono le luci. La partita finisci lì. Gli organizzatori chiamano Augusto a centrocampo: a Binelli, appassionato di pesca, viene donata una canna. «Cambia sport», canta la curva, ma le lacrime scendono copiose. Le due squadre si stringono attorno a lui, Gus tiene la testa tra le mani, prima fissa il vuoto, poi il parquet. Piange Augusto: sono lacrime di gioia perché una festa così non se l'aspettava. E il discorso? Dimenticato, perché il nodo in gola gli impedisce di fare grandi proclami, ma la voglia di dire grazie a tutti c'è. «Gioco su questo campo dal 1979, ma una vittoria così bella non l'avevo mai ottenuta». Fa due volte il giro del campo, Gus, la sua favola da giocatore è finita. Tra pochi giorni sarà a Bormio per iniziare quella da allenatore. Prima, durante l'intervallo, c'è spazio per i premi: il primo è proprio de il Resto del Carlino. Ad Augusto vengono consegnati due quadri che contengono una lastra e una pagina speciale (edizione davvero straordinaria) dedicatagli dalla redazione sportiva.

da il resto del carlino
In quattromila al PalaDozza per l'addio al basket di Binelli
E da ogni angolo del mondo sbuca la Virtus dei trionfi

Alessandro Gallo - Bologna
AUGUSTO BINELLI chiama, BasketCity, quella virtussina, risponde presente. Ci sono quattromila anime bianconere al PalaDozza che sfidano il caldo per salutare un vecchio amico chiamato Gus che, all'età di 45 anni, decide di dire basta. La partita, ufficialmente, dovrebbe cominciare alle 21 ma, in realtà, si comincia solo alle 22. Il pubblico non si muove e non protesta: festeggia, piange, ride e canta. Si divertono come dei pazzi, prima ancora dell'inizio della gara, gli amici di Augusto che si ritrovano al piano di sotto. Là, nelle segrete di piazza Azzarita, dove si trovano gli spogliatoi, c'è tutta la storia bianconera dagli anni Settanta in poi. Sono venuti davvero tutti, chi dalla Spagna (Galilea) chi dalla Francia (Rigaudeau), chi dalla Slovenia (Nesterovic) e chi dalla Serbia, Sasha Danilovic, il più osannato, come sempre, anche se la festa è di Augusto. Sono venuti tutti per lui, per rendere omaggio a Binelli. Augusto gira con un foglietto bianco, stazzonato. S'è preparato un discorso per chiudere la serata. Lo sa ormai a memoria, ma ha paura di emozionarsi troppo. «Non posso nemmeno leggerlo - dice provando a scacciare la paura - dovrei mettermi gli occhiali e non farei una bella figura». Parte la prima risata, mentre poco distante Renato Villalta assicura di essere venuto con la celebre mattonella in tasca. Ci sono Ettore Messina e Giordano Consolini, allenatore e vice della Kinder dei miracoli, ma soprattutto due grandi amici. «SIAMO ANCORA una bella coppia - se la ridono prima di entrare - non sarebbe poi così brutto tornare a lavorare come una volta». C'è Sasha Danilovic, maestoso come sempre. Il PalaDozza esplode per lui come ai tempi dei tre scudetti consecutivi, tra il 1993 e il 1995, mentre i fiati della Kinder Band scandiscono i cori. Se la ride Rascio Nesterovic che riconosce l'arbitro Zancanella. «Ma lui è l'arbitro che fischiò il famoso tiro da tre più tiro libero». Era il 31 maggio 1998: data del celebre tiro da quattro di Danilovic. C'è Rigaudeau, che non ha dubbi. «Porto Bologna nel cuore. Ci sono tante cose che mi legano a questa città. Non potevo mancare». Mentre Andrea Mingardi prende il microfono per dare il via alla serata, c'è la prima ovazione per Alfredo Cazzola. Poco distante c'è Claudio Sabatini, l'attuale patron. Si piange quando, sul maxischermo, passano le immagini di Chicco Ravaglia. Tutti in piedi a cantare per Ettore Messina. Poi arriva lui, il numero 11, Augusto Binelli. Sono tutti lì per lui: la festa può cominciare con Gus che si guarda un po' stranito e un po' emozionato. Ma sarà vero che si ritira?
 
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Deglie84
view post Posted on 2/7/2010, 12:22




dal corriere di bologna
Festa e grandi eroi per Gus. L'ultimo canestro di Binelli
Show con Danilovic, Messina e la Kinder '98

Luca Aquino
Il forno del Paladozza non scoraggia quasi quattromila tifosi virtussini, molti dei quali non si vedevano a palazzo da anni, che si danno appuntamento per tributare il degno saluto ad Augusto Binelli. L’aria di amarcord si consuma sulle note della Kinder Band, che dopo 10 anni torna ad accompagnare la squadra. Mancavano dall’ultima stagione dell’era Cazzola e il vecchio patron, probabilmente il più amato dopo Porelli nella storia bianconera, incassa immediatamente una buona razione di applausi appena mette piede in parterre, vicino all’inseparabile Roberto Dorigo, il signor Kinder che ha griffato tante vittorie della V nera. I Forever Boys si riappropriano della curva Calori che per decenni è stata loro e rendono omaggio a Binelli con lo striscione «Una vita per la Virtus» sotto il quale si stende una gigantesca maglietta con il numero 11 e la V sul petto.
LA SERATA - La presentazione della serata è affidata ad Andrea Mingardi, storica presenza in parterre, affiancato da Gigi Terrieri che spara nel microfono il suo tipico: «A tutti buonasera». La prima standing ovation è per Luigi Lamonica e Tiziano Zancanella, i due arbitri di gara 5 della finale scudetto 1998, quella del celebre canestro da 4 di Sasha Danilovic contro la Fortitudo. La presentazione di squadre e allenatori è già un momento clou della serata, sulle tribune la gente attende i vecchi idoli. Prima vengono chiamati in campo i membri della squadra Gus Friends e l’applausometro schizza subito alle stelle all’ingresso di Alberto Bucci, coach della stella e di altri due scudetti. In canotta e calzoncini anche Marco Bonamico, che solo due ore prima da presidente della LegaDue aveva accolto l’iscrizione della Fortitudo col fiatone: è stata più faticosa quella che non tornare a scorrazzare sul parquet, probabilmente.
GLI AMICI - Tutti in piedi, lacrime e pelle d’oca nel momento in cui sul tabellone compare un filmato di Chicco Ravaglia, intervistato a Barcellona dopo la conquista dell’Eurolega del 1998. È il momento della Kinder ’98 e subito c’è una grande ovazione e il primo coro della serata per Ettore Messina. Ce n’è per tutti, però, dalla grande coppia con i garretti esplosivi Abbio-Sconochini a Le Roy Rigaudeau che fa addirittura il giro del campo. A Bologna è stato solo due anni, perché poi la Nba se lo è portato via subito, ma Rasho Nesterovic, bimbo d’oro nel ’98, ha lasciato un segno indelebile; dopo di lui il Madison scatta in piedi per il «capitano» Roberto Brunamonti e di certo non si risiede per l’ingresso del brizzolato Sasha Danilovic. I decibel toccano quote record ancora prima che salga le scale del tunnel, la voce di Mingardi viene sovrastata dal solito coro per il serbo e la serata si ferma. Il festeggiato, ovviamente, viene tenuto per il gran finale. Preceduto dai figli Thomas e Andrea, che indossa la canotta 24 e per avere dieci anni attenta già ad altezze da pivot, e in contemporanea alla comparsa in parterre di Sabatini, arriva Gus: 563 presenze in bianconero lungo 17 stagioni tutte raggruppate in una sera con qualche lacrima che scende dai 213 cm del pivottone bianconero. Poi si parte, quattro tempi da 8 minuti, qualche chilo di troppo sotto la canotta e tanto divertimento, dentro e fuori dal campo.
 
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_SLY_
view post Posted on 2/7/2010, 13:04




CITAZIONE (Deglie84 @ 2/7/2010, 13:22)
dal corriere di bologna
Festa e grandi eroi per Gus. L'ultimo canestro di Binelli
Show con Danilovic, Messina e la Kinder '98

Luca Aquino

La prima standing ovation è per Luigi Lamonica e Tiziano Zancanella, .

no ,avete davvero applaudito lui qua? :o:
 
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Giommo
view post Posted on 2/7/2010, 13:07




CITAZIONE (_SLY_ @ 2/7/2010, 14:04)
CITAZIONE (Deglie84 @ 2/7/2010, 13:22)
dal corriere di bologna
Festa e grandi eroi per Gus. L'ultimo canestro di Binelli
Show con Danilovic, Messina e la Kinder '98

Luca Aquino

La prima standing ovation è per Luigi Lamonica e Tiziano Zancanella, .

no ,avete davvero applaudito lui qua? :o:

No...però ovazione per quest'altro... :D
 
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_SLY_
view post Posted on 2/7/2010, 13:07




CITAZIONE (Giommo @ 2/7/2010, 14:07)
CITAZIONE (_SLY_ @ 2/7/2010, 14:04)
no ,avete davvero applaudito lui qua? :o:

No...però ovazione per quest'altro... :D

ah bene ;)
 
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Giommo
view post Posted on 27/9/2010, 07:18






Edited by la Bionda - 28/9/2010, 07:44
 
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view post Posted on 27/9/2010, 08:20
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.... 20 secondi.... è un film....prova Danilovic...da 3 punti... SEGNAAAA !!!! incredibile... c'è anche fallo !!!

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che lacrimoni...
 
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michy.
view post Posted on 27/9/2010, 21:06




bellissimo video!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

:)
 
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view post Posted on 28/9/2010, 09:08
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stronzaeastiosa!!!

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Bologna vera.. quella bianconera!!...SEZ....QUELLICHENONDIMENTICANO!!!

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CITAZIONE (Giommo @ 27/9/2010, 08:18)

Brividi....
 
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view post Posted on 28/9/2010, 09:39

Virtus, ovvio!

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E sul canale video FBV su youtube.
 
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Deglie84
view post Posted on 28/9/2010, 12:22




CITAZIONE (Giommo @ 27/9/2010, 08:18)

bello bello bello... :)
 
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60 replies since 10/6/2010, 20:11   2880 views
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