Rep Bo di oggi, " il cammino si sta sviando, .." , ognuno faccia le scaramanzie in cui ripone maggior fiducia Bello quel "dall'all-star game alla lotta nel fango".. beh, il fango in questa fase metereologica non ci manca. ps, x pable: avevo notato anch'io durante la partita che RE è la squadra più mediamente inguardabile che abbiamo incontrato; degli americani non se ne salva uno, adatti a una gang ; forse giusto Chillo e Vitali jr, dopo un periodo di detenzione il primo, e di psicoterapie il secondo CITAZIONE Shengelia prende Reggio a spallate la Virtus sorpassa e balza in testa Due partite in una prima d’attacco, poi di difesa. Tortona e Trento da battere per restare in vetta
di Walter Fuochi
Il primo posto riconquistato dalla Virtus è un sorpasso lungo e dolce, messa fuori la freccia nel lunedì in Fiera, dove anche Reggio, fin qui fatale alla Vu, cade senza scampo, nel match più dispari che si possa immaginare: 57 punti segnati dai bianconeri nel primo tempo delle feste, 26 nel secondo delle fatiche.
La regola è nota: i conti della coppa si pagano in campionato, eppure alla fine ne esce un risultato che non sarà un piede nella Champions, come posato dai prodi rossoblù, ma vale tanto pure qui, ossia il primo posto in campionato, inseguito da mesi. Quel che appare come un aggancio in vetta, dove Bologna sale agli stessi 40 punti di Milano e Brescia, è in realtà un allungo, custodito nel conto attivo degli scontri diretti con le due rivali. Se la Virtus vince le ultime due, non l’acchiappano più: Tortona fuori e Trento in casa sono due forti candidate ai playoff, cioè ostacoli veri, ma il destino in mani proprie stimolerà l’attenzione, osservando intanto l’imminente Milano-Brescia come spareggio per il secondo posto. Crollano infine le probabilità di vedere Segafredo-Armani prima della finale scudetto: il cammino si sta sviando su due rami diversi di tabellone.
La partita stramba che nel primo tempo sembra un Alll-star Game e nel secondo una lotta nel fango va alla fine dove deve andare. La Segafredo offre una prima parte di molto attacco e poca difesa e una seconda virata al negativo, senza più mira, ma con tanta foga. (ciao, Vulcano, buongiorno) Reggio fa quel che può, dei big convince di più Weber, mentre Galloway assaggia i canini di Cordinier e Smith si fa male a unaspalla, dovendo uscire. Bologna chiede una mano a tutti e la riceve, calando con lo scorrere dei minuti, in vistoso debito di lucidità, ancor più che d’energia. Shengelia dà la spallata decisiva alle illusioni ospiti che non sia chiusa (-5 a 9’), Belinelli parte forte e arriva piano (3/12), mentre cresce Cordinier, che rileva Abass come stopper di lusso. E’ vivo Polonara, non demerita Mascolo, da seconda guida, ma soprattutto svetta Zizic, come terminale offensivo, da subito, e poi come robusto contraltare del roccioso ma impreciso Black. S’alza la palla a due nell’arena in festa per la freschissima triplettadel Bologna, la Virtus va coi quattro quinti del secondo quintetto che Banchi ha promosso a primo, dando pure riposo a Pajola e Dunston e zero minuti in campo a Dobric. Reggio scatta meglio, la Virtus non ha difesa (21 presi in meno di 8’), però attacca bene, azionando Zizic e infilando di tutto: 12/17 al 10’, un +6 che può solo crescere avvitando qualche bullone dietro. E’ ciò che accade, fermando i blitz reggiani in area e disponendo in attacco di mira e inventiva di Belinelli e Shengelia: +16 all’intervallo lungo, fatti 57 con 23/33, e cioè messa in tavola la partita che mai Reggio avrebbe voluto giocare, vinte le due in stagione tenendo basso il pallottoliere. Non è finita, però. Quel copione arriva, quando la maledizione del terzo quarto ammorba l’aria in Fiera, anche se questa non è Eurolega, ma serie A. coppa. La Virtus segna la miseria di 8 punti, sta oltre 6’ senza gol, e si trova Reggio dal -19 a -7. Perde lucidità, tira troppo da tre, non la mette e buon per lei che Reggio segni a sua volta poco. Salirà pure a -5, in avvio d’ultima frazione, poi però Shengelia chiuderà i conti, con due cesti e un assist a Zizic, per il 71-60 che è già sentenza, a 8’ dal gong. La Segafredo si piazza in trincea a sporcare tutti gli attacchi ospiti, vincendola lì, nel fango. Ma l’aria buona è lassù, in testa alla classifica.
Pagelle: Shengelia 7.5, Zizic 7, Hackett 6.5, Cordinier 6.5, Polonara 6.5, Abass 6, Belinelli 6, Mascolo 6, Lundberg 6, Mickey 6. CITAZIONE (Yure Zdovc @ 23/4/2024, 06:54) CITAZIONE (rodman @ 22/4/2024, 22:53) Ma il telecronista di Dazn aveva la sciarpa biancorossa al collo? Ma no, era Roberto Gotta... molto naïf come telecronista fa la telecronaca come se la stesse scrivendo CITAZIONE (Duca nero* @ 22/4/2024, 22:43) Certo che giocare con Mascolo in play è come provare a fare una puntura sul tagadà....vacca boia fa un casino che a momenti mi veniva la nausea, non sai mai dove va, cosa vuole fare, passa la palla come se avesse da lanciare un cocomero... ho avuto un setter che era così quando dava la caccia a un qualunque volatile entrato nel suo spazio aereo: corse pazze a zig zag, orecchione e pelame al vento, tentativi di scalare alberi e, se ce n'era l'opportunità, una bella rotolata nel fango per mentalità da cacciatore (fallito, lo presi come scarto al costo dei vaccini nonostante nobili origini: aveva paura degli spari).
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